WEAR
VESTIAMO
IL TUO BRAND
PUNTA SUL TUO BRAND E SUI NOSTRI SERVIZI
Ti accompagniamo passo dopo passo nello sviluppo di una linea di abbigliamento personalizzato, in base alle tue esigenze, che renda esclusivo il brand della tua attività
Scegliamo il modello o la produzione dedicata che sposi le tue esigenze
Sviluppiamo grafiche esclusive che valorizzino il tuo marchio
Vasta scelta di capi adatti alla tua richiesta
DOVE LA TUA IDEA DIVENTA PROGETTO
I capi personalizzati incrementano la visibilità del tuo marchio e contribuiscono a rendere chi li indossa parte del team. Curiamo ogni aspetto nei minimi dettagli: dalla scelta di un indumento alla sua personalizzazione. È fondamentale comunicare un’immagine attenta e curata dell’azienda, un ottimo biglietto da visita per tutti i clienti.
SCELTA
CONSAPEVOLE
DEI
MATERIALI
Ti consigliamo sulla scelta del tessuto, vestibilità, colore e personalizzazioni. Ricerchiamo e consigliamo capi creati secondo una produzione responsabile e sostenibile, sia nei confronti dell’ambiente, che di chi li produce. Ogni collezione è arricchita da finiture professionali e stili contemporanei.
L’articolo promozionale è un elemento per esprimere riconoscimento verso i tuoi clienti abituali o per farti conoscere…
…È IMPORTANTE SAPERE CHE DEVE ESSERE:
Utile per il consumatore finale
Bello perché anche l’occhio vuole la sua parte
Coerente con l’immagine aziendale
Unico perché deve rendere riconoscibile in tuo marchio
CREA LA TUA
PERSONALI(TÀ)ZZAZIONE
Realizzare una linea di abbigliamento con un brand significa dare valore al brand della tua azienda. Continua ricerca di materiali e tecniche per ampliare la scelta di personalizzazioni, dal ricamo alla serigrafia, sino ad arrivare a soluzioni più particolari ed innovative
PRODOTTO
FINITO
La qualità di ogni indumento è sottoposta a controllo da personale specializzato che verifica la conformità e la correttezza delle personalizzazioni. A tua disposizione un magazzino multifunzionale per la gestione e la spedizione del materiale
Un po’ di numeri
Vuoi saperne di più?
WEAR
Lo sapevi…
forse si forse no…
Perché la t-shirt si chiama così?
La t-shirt si chiama così grazie alla sua forma tubolare che ricorda la lettera T
Quando nasce la prima polo?
Nel 1933 René Lacoste ha l’intuizione di tagliare la manica delle camicie a manica lunga, poco adatte ai movimenti, e ne ricava la prima polo. Il nome polo deriva proprio dal nome del gioco del polo
Dove nasce la felpa?
La felpa nasce nel 1926 in Alabama quando Benjamin Russell, stanco di giocare con maglioni rigidi pungenti, fa produrre nella fabbrica di famiglia delle maglie comode e assorbi sudore per giocare a football americano, utilizzando del cotone molto morbido che veniva impiegato allora nella biancheria femminile
Chi ha inventato il piumino?
Nel 1935 in Alaska un’escursionista, dopo una battuta di pesca, si accascia sudato per la fatica e rischia l’ipotermia: salvato dall’amico matura la certezza di avere bisogno di una giacca leggera, calda e impermeabile per proteggere il corpo da temperature rigide. Due chiacchere con fornitori di piuma d’oca e nel 1936 nasce il primo piumino
Perché il cappello da chef è alto e ha le pieghe?
Secondo la tradizione, il cappello alto da chef chiamato toque blanche, non dovrebbe avere più di 100 pieghe. Questo perché le pieghe rappresenterebbero i 100 modi di cuocere le uova che ogni cuoco dovrebbe conoscere e, di conseguenza, le capacità culinarie di uno chef. Fu definitivamente introdotto verso i primi del 1800 da Carême (cuoco francese definito il re dei cuochi) per motivi di igiene, la forma permetteva una maggiore areazione e traspirazione del sudore
Come si usavano le camicie?
Le prime camicie apparvero a Roma nel III secolo d. C. All’inizio venivano utilizzate come indumenti intimi sotto gli abiti, poiché a contatto con la pelle, svolgevano una funzione di barriera tra corpo non sempre pulito e i vestiti indossati. Quest’uso alquanto insolito e igienicamente carente, venne mantenuto fino agli inizi dell’XI secolo
Quando lo sport è entrato nella moda?
L’abbigliamento sportivo già alla fine del 1800 veniva utilizzato da persone che facevano sport d’élite come il golf e il tennis per renderlo più pratico, mantenendo comunque una certa dose di fascino. Grazie a Coco Chanel negli anni ’20, la comodità entrò nella moda di tutti i giorni, dalle attività definite chic come l’equitazione, all’introduzione di forme più rilassate e tessuti funzionali come il jersey.
Il cappello e la sua storia!
La prima rappresentazione di un cappello risale a 15 mila anni fa, lo testimoniano alcuni graffiti trovati nelle caverne, allora era uno strumento di difesa contro pericoli come la caduta di sassi. Variarono nel corso del tempo plasmandosi nelle forme e nei significati. Nell’antica Roma era simbolo di libertà: veniva dato agli schiavi quando diventavano liberi. Il clamoroso successo nel 1980 di Magnum P.I. , fa esplodere ovunque la moda del berretto da baseball come capo da indossare in qualsiasi contesto, a quel punto ci pensa Axl Rose che lo gira e lo fa diventare un must
Perché il pantalone si chiama così?
Si pensa che il pantalone nasca per l’esigenza di cavalcare, poiché la gonna era scomoda per questa attività. Prima di Cristo i Persiani inventarono questo capo conciando le pelli rendendole morbide e plasmabili a questa lavorazione. Il suo nome deriva dal personaggio della commedia dell’arte: Pantalone, il cui costume porta queste culotte lunghe tipiche.
Chi ha inventato la salopette?
La salopette nasce alla fine dell’ottocento da un’idea di Levi Strauss: da sempre commercializzava in abbigliamento e volle creare un capo pratico e comodo per i lavoratori. Così gli venne in mente di realizzare un indumento in denim come il famoso jeans, con pettorina e bretelle regolabili. In poco tempo la salopette conquistò tutti gli operai, donne e uomini negli anni sessanta la trasformarono in capo di tendenza.
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